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Weekly News 5_2020: gli speciali su The Flash e ZeroZeroZero e le recensioni di Grey’s Anatomy e delle serie dell’Arrowverse

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The Flash: come sarà il mondo del velocista scarlatto post-crisi?

La sesta stagione di The Flash, tornerà in onda negli Stati Uniti martedì 4 febbraio con l’episodio intitolato Marathon. Come da tradizione per l’Arrowverse, la serie con protagonista il velocista scarlatto è quella forse più legata ai fumetti a cui si ispira, nonché lo show a cui vengono normalmente affidate la maggior parte di quelle che potremmo definire le “spiegazioni tecniche” legate al multiverso, di cui – non a caso – si parlò per la prima volta proprio all’inizio della seconda stagione quando Jay Garrick (Teddy Sears) irruppe negli STAR Lab da un altro universo illustrando una teoria a cui, a quel tempo, solo il professor Stein (Victor Garber) credette. Le azioni del neofita The Flash avevano aperto un portale, alla fine della prima stagione, che era servito da passaggio non solo a Jay ma anche a colui che divenne poi uno dei suoi più acerrimi nemici: Zoom, il quale scagliò un esercito di metaumani contro The Flash al fine di uccidere il suo nuovo nemico e tornare ad essere il solo frequentatore nel multiverso della Forza della Velocità. [CONTINUA]

Supergirl 5×11 “Back From the Future – Part One”: la recensione 

C’è un evidente sentimento di entusiasmo che traspare da Back From the Future Part One, secondo episodio di Supergirl post-Crisi, che non è dato solo dal ritorno dal futuro del personaggio di Winn Schott  (Jeremy Jordan) per un breve arco narrativo o dal fatto che David Harewood segga per l’occasione sulla sedia della regia, ma da un’autentica gioia da parte degli attori di essere riuniti dopo la decisione di Jordan di lasciare la serie, che nessuno è riuscito o ha voluto probabilmente mascherare, soprattutto considerato come ciò favorisse la trama dell’episodio. [CONTINUA]

Batwoman 1×11 “An Un-Birthday Present”: la recensione

Con An Un-Birthday Present, Batwoman tira fuori dal cilindro uno dei migliori episodi post-Crisi che abbiamo visto fino ad ora nell’Arrowverse dopo la sorprendente ed inattesa rivelazione della scorsa settimana che gli eventi del crossover hanno portato ad una riscrittura della realtà in cui, nella Gotham di Terra-Prime, la sorella di Beth non è mai morta e Kate stessa è riuscita a salvarla prima che la macchina precipitasse nel vuoto dando inizio all’incubo della “sua” Beth ed alla trasformazione di quest’ultima in Alice. [CONTINUA]

Arrow 8×10 “Fadeout”: la recensione [FINALE DI SERIE]

Quale modo migliore di piangerne la morte di qualcuno che celebrarne la vita? Il finale di serie serie di Arrow è un episodio non facile da giudicare nel suo complesso, che – a seconda di come si è vissuta questa serie – può essere sia amato che odiato. La trama di Fadeout in sé non aggiunge molto al tema intorno alla quale si svolge: il sacrificio dell’eroe, ma ciò non significa che non porti elementi di novità, uno dei quali, probabilmente il più grande ed inaspettato è che, con la sua morte, Oliver Queen non si è limitato semplicemente a creare Terra-Prime e forse un nuovo multiverso, ma ha anche fatto in modo di salvare volutamente la vita ad alcuni personaggi che durante il percorso della serie erano morti, cambiando così il corso della loro storia. [CONTINUA]

ZeroZeroZero: in attesa della serie tv, scopriamo il libro di Roberto Saviano

Credi nell’amore? L’amore finisce. Credi nel tuo cuore? Il cuore si ferma,” è con queste parole che inizia la storia di ZeroZeroZero, la serie televisiva tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano edito da Feltrinelli, co-creata da Stefano Sollima, Leonardo Fasoli e Mauricio Katz e prodotta da Cattleya, Bartlebyfilm per Sky, CANAL+, Amazon Prime Video e Studiocanal TV, che debutterà su Sky Now Tv il 14 febbraio e cogliamo una certa geniale ironia nella scelta della data di San Valentino per la presentazione di questo progetto in 8 puntate che racconta lo scontro di tre diversi mondi uniti dal traffico internazionale di cocaina. [CONTINUA]

Grey’s Anatomy 16×11 “A Hard Pill to Swallow”: la recensione

La curiosa coincidenza, che a questo punto dubitiamo sia tale, è che gli Stati Uniti hanno dichiarato guerra aperta alle sigarette elettroniche. Nel giro di due settimane, infatti, gli ultimi episodi di Chicago Med, New Amsterdam ed ora Grey’s Anatomy, hanno affrontato un caso in cui un minorenne viene colpito dalla nuovissima malattia dei consumatori di questo prodotto che, assieme ad affaticamento, nausea, tosse, febbre e difficoltà respiratorie, può portare anche alla morte nei casi più estremi. Il messaggio è chiaro, usare le sigarette elettroniche è estremamente pericoloso per i giovani, non solo per le possibili ripercussioni sulla salute, ma anche e soprattutto perché, essendo questa una nuova malattia, non esistono ancora protocolli ufficiali per combatterla, il che aumenta i rischi per coloro che ne sono colpiti. [CONTINUA]

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Weekly News 4_2020: lo speciale sullo spinoff di Arrow e le recensioni delle serie dell’Arrowverse e di Grey’s Anatomy

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Green Arrow & the Canaries: tutto quello che sappiamo sul potenziale spinoff di Arrow

Martedì 21 gennaio, negli Stati Uniti, debutterà il backdoor pilot del potenziale spinoff di Arrow, intitolato Green Arrow & the Canaries, che vede come protagoniste Mia Queen (Katherine McNamara), Laurel Lance (Katie Cassidy) e Dinah Drake (Juliana Harkavy). Nonostante la messa in onda dell’episodio sia ormai dietro l’angolo, c’è ancora molto che non conosciamo di questo potenziale show che, e questo invece lo sappiamo per certo, non è ancora stato promosso dal network per entrare a far parte della programmazione della stagione TV 2020-21, come invece già successo con Superman and Lois Lane, senza peraltro la produzione di un pilot, una decisione piuttosto insolita nel business degli show televisivi. [CONTINUA]

Supergirl 5×10 “The Bottle Episode”: la recensione [MIDSEASON PREMIÈRE]

Considerato come si è conclusa la Crisi sulle Terre Infinite, con la fusione di Terra-38, Terra-1 e Terra-73 in Terra-Prime, era inevitabile che Supergirl finisse per essere una delle serie maggiormente influenzate dagli eventi del crossover. E che le cose siano profondamente cambiate in quella che una volta era Terra-38 lo si evince fin da subito grazie alla presenza si Lex Luthor: il ritorno sulla scena di Jon Cryer, anche se la sua non sarà necessariamente un presenza fissa, è qualcosa da cui la serie ha solo da guadagnare essendo l’attore riuscito a conquistare pubblico e critica con un’interpretazione dell’iconico personaggio davvero degna di nota, non sorprende quindi che gli autori abbiano trovato un modo per coinvolgerlo nuovamente nell’azione, dandogli peraltro un ruolo inaspettato nella sua rinnovata figura di filantropo e protettore degli abitanti di Terra-Prime, nel suo ruolo di proprietario della LuthorCorp e quindi del DEO, quanto meno agli occhi del mondo che non sia costituito da quegli eroi che hanno combattuto e sconfitto Anti-Monitor nella crisi ed i cui ricordi di quanto avvenuto sono stati ripristinati da J’onn J’onzz, uno dei 7 campioni. [CONTINUA]

Batwoman 1×10 “How Queer Everything Is Today”: la recensione [MIDSEASON PREMIÈRE]

Nonostante Batwoman ed Arrow, per il tono più cupo che le accomuna rispetto alle altre serie berlantiane, siano state spesso paragonate all’interno dell’Arrowverse, c’è una fondamentale differenza tra di esse e soprattutto tra i suoi protagonisti che viene ulteriormente definita da questa première di metà stagione e cioè che, mentre Oliver Queen (che viene citato all’inizio dell’episodio per il suo estremo sacrificio durante la Crisi) non ha mai nascosto di aver scelto di indossare la maschera di Green Arrow per il suo desiderio di diventare “qualcun altro“, Kate Kane ha sempre vissuto come una restrizione la decisione diventare Batwoman la cui maschera, pur necessaria per proteggere la sua e la sicurezza delle persone che ama, non nasconde semplicemente il suo volto, ma anche la sua verità, la persona che è davvero. [CONTINUA]

Arrow 8×09 “Green Arrow & The Canaries”: la recensione [BACKDOOR PILOT]

Un backdoor pilot, soprattutto come Green Arrow & The Canaries, una potenziale serie che non è stata ancora ufficialmente promossa dal network, ed in un caso come quello del 9° episodio dell’ultima stagione di Arrow, ha il difficile compito di servire due scopi: introdurre qualcosa che il pubblico potrebbe idealmente vedere in futuro sotto forma di nuova serie televisiva ed essere credibile come episodio a se stante, in cui viene dato all’abituale pubblico di uno show giunto alla sua 8^ stagione, l’opportunità di dare un’occhiata ad un lontano futuro post-crisi. [CONTINUA]

Legends of Tomorrow 5×01 “Meet the Legends”: la recensione [SEASON PREMIÈRE]

Nonostante l’episodio di Crisi sulle Terre Infinite abbia segnato il ritorno ufficiale delle Leggende nel 2020, puntata che va intesa comunque come uno speciale, è Meet the Legends a dover essere considerata la vera e propria première della 5^ stagione di Legends of Tomorrow, un episodio che ha l’arduo compito non solo di vedersela con le conseguenze del finale di stagione dello scorso anno, ma anche con quelle degli eventi del crossover, al quale hanno partecipato però solo Sara (Caity Lotz), Ray (Brandon Routh) e Mick (Dominick Purcell), gli unici a conoscere davvero i pesanti effetti di quanto avvenuto. [CONTINUA]

Grey’s Anatomy 16×10 “Help Me Through the Night”: la recensione [MIDSEASON PREMIÈRE]

La première di metà stagione di Grey’s Anatomy è teoricamente concepita come la seconda parte di un crossover evento con Station 19, che è ritornato in onda negli Stati Uniti giovedì 23 per la sua 3^ stagione scalzando lo show da cui origina dal suo time slot dopo ben sedici anni, ciò detto non c’è molto che leghi i due episodi, se non il fatto che i feriti più gravi che vengono trattati nell’episodio, alcuni degli internisti del Grey Sloan Memorial Hospital, sono vittime dell’incidente di cui i pompieri della caserma 19 si occupano dopo che una macchina irrompe nel bar che medici e vigili del fuoco sono soliti frequentare. Se quindi la speranza di Krista Vernoff, la showrunner di Grey’s Anatomy e, proprio da questa stagione, anche di Station 19, era quella di sollevare gli ascolti dello spinoff e legare a doppio filo le due serie, nello stesso modo in cui lo sono per esempio le tre del franchise di Dick Wolf, Chicago Fire, Chicago P.D. e Chicago Med, l’esperimento non va considerato esattamente riuscito, quanto meno dal punto di vista narrativo, soprattutto perché nessuno del cast di Station 19 appare nella seconda parte del cosiddetto crossover. [CONTINUA]

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Weekly Reviews: l’analisi dei trailer, le recensioni e gli speciali su Crisi sulle Terre Infinite

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Crisi sulle Terre Infinite: in attesa del crossover analizziamo i trailer

Per seguire la messa in onda del crossover di Crisi sulle Terre Infinite, che debutterà questa sera negli Stati Uniti con il primo dei cinque episodi previsti, quello di Supergirl, in via del tutto eccezionale, abbiamo spostato il nostro speciale del lunedì dedicato alle serie di The CW ad oggi, per questa analisi dettagliata dei due trailer dell’evento che ci introducono ad uno dei crossover più ambiziosi mai concepiti da un network, non solo a livello logistico, ma anche per la storia a cui è ispirato e che, comunque vada, segnerà certamente la storia della televisione. [CONTINUA]

Supergirl 5×09 “Crisi sulle Terre infinite Ep. I”: la recensione

Era inevitabile che questo gigantesco crossover ideato da The CW con il coinvolgimento di così tante serie televisive ed ispirato all’omonima miniserie a fumetti Crisi sulle Terre Infinite venisse paragonato ad Endgame,e pur rendendoci pienamente conto della disparità di questo raffronto, non fosse altro in termini di esposizione mediatica per i protagonisti coinvolti e, ancora più importante, di budget, il primo episodio di questo atteso evento decisamente non delude, riuscendo non solo ad introdurre la devastante portata della crisi che gli eroi dell’Arrowverse cercheranno di fermare da qui in avanti, ma anche le sue terribili conseguenze. [CONTINUA]

Crisi sulle Terre Infinite: tutti gli Easter egg del primo episodio di Supergirl

Dopo anni di lavoro e di preparazione, Crisi sulle Terre Infinite, il crossover più ambizioso della storia della televisione, è finalmente sbarcato negli Stati Uniti su The CW, il network che ha trasmesso ieri sera il primo dei 5 episodi dedicati all’evento, quello di Supergirl, e che – proprio come ci si aspettava – era ricco di omaggi ed Easter egg dedicati all’Universo DC, ecco i più significativi. [CONTINUA]

Batwoman 1×09 “Crisi sulle Terre infinite Ep. II”: la recensione

Dopo una prima parte ricca di sconvolgenti eventi, il secondo episodio di Crisi sulle Terre Infinite tira decisamente il freno e lascia lo spazio ai protagonisti per affrontare le conseguenze della devastante perdita di Terra-38 e di Oliver Queen, il tutto senza dimenticare di procedere con la trama che prende uno piega inaspettata, persino per il suo narratore The Monitor. [CONTINUA]

Crisi sulle Terre Infinite: tutti gli Easter egg del secondo episodio di Batwoman

Questo secondo appuntamento con Crisi sulle Terre Infinite è risultato persino più ricco di Easter egg ed omaggi all’Universo DC del precedente, pur riuscendo come nel primo caso a non ostruire la fluidità della narrazione e diventando piuttosto un divertente esercizio di scoperta. Queste chicche, tuttavia, a volte si riducono anche a cosa non ci sia nella miniserie a fumetti rispetto al crossover, come nel caso dei 7 campioni o modelli a cui The Monitor fa riferimento e che non hanno una controparte nella carta stampata.
Un lungo elenco di eroi viene lì convocato da Mar Novu, ma nessuno ha lo specifico potere di fermare la Crisi perché in possesso di una particolare caratteristica come appunto il coraggio, la speranza o la verità. [CONTINUA]

Crisi sulle Terre Infinite: cosa accade nel midseason finale del crossover

La terza ora di Crisi sulle Terre Infinite, il crossover che proseguirà a gennaio con i due episodi finali di Arrow e Legends of Tomorrow rappresenta probabilmente, in quanto finale di metà stagione dell’Arrowverse nel suo complesso, lo sforzo creativo più incredibile che gli autori di questo multiverso televisivo abbiano mai compiuto, riuscendo a portare sullo schermo un’ora piena di emozioni ed eventi che ha tenuto incollate alle poltrone molti appassionati degli show e dei fumetti, la cui trasposizione televisiva, pur con qualche ovvia licenza creativa, continua a dimostrarsi particolarmente fedele all’originale. Ma cosa è accaduto precisamente in questa affollata terza ora di crossover e quali sono i fatti salienti dell’episodio? [CONTINUA]

The Flash 6×09 “Crisi sulle Terre infinite Ep. III”: la recensione

Il terzo episodio di Crisi sulle Terre infinite, l’ultimo prima della pausa natalizia nonché quello che potremmo considerare il finale di metà stagione dell’Arrowverse nel suo insieme, riprende da dove ci aveva lasciati la seconda puntata, con i supereroi riuniti nella necessità di trovare i restanti 3 campioni che ancora non sono stati identificati. La differenza più evidente di questa terza ora di crossover, è che il suo ritmo narrativo aumenta improvvisamente il passo, aggiungendo alla narrazione un certo numero di nuovi eroi e protagonisti e dividendo la sua trama in 3 distinti intrecci: la ricerca dei nuovi campioni, la conclusione del piano per la salvezza dell’anima di Oliver Queen e, naturalmente, svolgendosi questa ora nel time slot dedicato a The Flash, la risoluzione del destino del velocista scarlatto. [CONTINUA]

Crisi sulle Terre Infinite: tutti gli Easter egg del terzo episodio di The Flash

Anche nel caso del terzo appuntamento con il crossover di Crisi sulle Terre Infinite, dedicato all’ora di The Flash, non sono mancati Easter egg ed omaggi all’Universo DC, alcuni ampiamente annunciati, ma comunque gustosi, altri più sorprendenti. Ecco qui di seguito quelli che siamo riusciti ad individuare. [CONTINUA]

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Weekly Reviews: le recensioni della settimana e lo speciale sul finale di serie di Arrow

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Arrow: le anticipazioni su Purgatory e sul finale di serie

Purgatory, il settimo episodio dell’ottava stagione di Arrow, nonché quello che precederà Crisi sulle Terre Infinite, sarà una puntata importante per lo show ed in un certo senso andrebbe probabilmente trattata come fosse un finale di serie o, quanto meno, l’episodio in cui potremmo forse vedere per l’ultima volta in azione Oliver Queen nei panni di Freccia Verde, crossover escluso. L’episodio di Crisi di Arrow, il 4° dei 5 programmati, andrà infatti in onda il 14 gennaio, dopo la pausa natalizia e sarà seguito da Livin’ in the Future, il 21 gennaio, la puntata che introdurrà l’eventuale spinoff sulle Canaries in cui Stephen Amell non sarà presente e che, da conferma di Marc Guggenheim avrà luogo nel 2024, come il resto dello show nel caso in cui venga promosso a serie dal network. Il 28 gennaio Arrow si concluderà con il finale di serie intitolato Fadeout che, in un azzeccatissimo gioco di parole, oltre a significare “dissolvenza“, è anche la parola con cui si indica una precisa parte di un arco da tiro che si traduce in “flettente”. [CONTINUA]

Supergirl 5×08 “The Wrath of Rama Khan”: la recensione [MIDSEASON FINALE]

Il rovescio della medaglia di non aver mai tentato in televisione di creare qualcosa di così ambizioso come Crisi sulle Terre Infinite è ciò che vediamo nel finale di metà stagione di Supergirl che, con l’eccezione della storyline dedicata a Lena Luthor (Katie McGrath), risulta un episodio piuttosto debole, in cui la principale minaccia viene trattata come un passeggero grattacapo di cui liberarsi rapidamente e l’attenzione del pubblico, come apparentemente quella degli autori, è incentrata su altro. [CONTINUA]

Batwoman 1×08 “A Mad Tea-Party”: la recensione [MIDSEASON FINALE]

Batwoman, una serie cominciata decisamente in sordina, con un pilot non particolarmente brillante e con alle spalle una valanga di critiche causate da una frase pronunciata in un promo, dimostra pienamente di aver fatto passi da gigante, arrivata ad un 8° episodio davvero avvincente sotto molti punti di vista. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×07 “Padroni di noi stessi”: la recensione

Padroni di noi stessi è il primo episodio dall’inizio di questa stagione di The Man in the High Castle che devia l’attenzione dal centralissimo personaggio di John Smith per concentrarla, per una ragione più che valida, su quanto sta avvenendo tra la Black Communist Rebellion ed i Giapponesi dopo che Kido è riuscito a sventare un mini colpo di stato ai danni della Principessa Ereditaria, guidato dal Generale Inokuchi per impedire il ritiro delle truppe dagli Stati Giapponesi del Pacifico. [CONTINUA]

The Flash 6×08 “The Last Temptation of Barry Allen, Pt. 2”: la recensione [MIDSEASON FINALE]

Il problema della giustificata aspettativa creata dall’incombere della Crisi, con il crossover che inizierà ormai da qui a pochi giorni negli Stati Uniti, è che in qualche modo ha raffreddato quelle per tutti i finali di metà stagione delle serie dell’Arrowverse, compreso quello di The Flash che, rispetto agli altri show, ha dovuto affrontare anche una certa dilatazione dei tempi data dalla scelta di dividere in due parti una trama che probabilmente non ne aveva bisogno. [CONTINUA]

Arrow 8×07 “Purgatory”: la recensione [MIDSEASON FINALE]

Se ci avessero detto, all’inizio di quest’anno, che quasi tutta l’ultima stagione di Arrow sarebbe stata un lungo e straziante addio alla serie e che ci sarebbe anche piaciuto, probabilmente non ci avremmo creduto. Come avevamo anticipato nello speciale di questa settimana, per diverse ragioni, c’era da aspettarsi che Purgatory sarebbe stata da trattare come una sorta di finale di serie, l’ultima occasione – Crisi esclusa, ma lì tutto sarà diverso – in cui il Team Arrow si sarebbe trovato da solo a combattere contro un comune nemico. Il fatto che ciò accada proprio in quella stessa isola in cui tutto è cominciato, è solo la famigerata ciliegina sulla torta o la perfetta quadratura del cerchio. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×08 “Hitler ha solo una palla” la recensione

Il mondo sta ormai cambiando nell’ottavo episodio di The Man in the High Castle e due dei più potenti burattinai di questa realtà alternativa assistono ai suoi mutamenti senza poter fare apparentemente molto a riguardo: John Smith e Takeshi Kido sembrano infatti impotenti di fronte allo svolgersi della matassa del destino. John Smith, entro la fine dell’episodio, è richiamato a Berlino dal Führer con la sensazione che questo potrebbe essere il suo ultimo viaggio, mentre Kido è costretto ad osservare lo smantellamento del Governo giapponese e l’abbandono della città di San Francisco lasciata in mano ai ribelli della BCR. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×09 “Per un soffio”: la recensione

Per un soffio, penultimo episodio della stagione finale di The Man in the High Castle può essere interpretato come il giro di boa di questa serie, la fine delle illusioni e la completa trasformazione di John Smith nel ruolo del cattivo della storia, nel caso qualcuno a questo punto ancora dubitasse che lo sia. La puntata è nuovamente quasi interamente dedicata alla famiglia Smith, ma prima di parlare delle conseguenze del viaggio a Berlino del Reichmarshall, affrontiamo le trame secondarie dell’episodio che hanno come protagonisti Childan e Yukiko ed Helen Smith. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×10 “Fuoco degli dei”: la recensione [FINALE DI SERIE]

The Man in the High Castle giunge alla sua conclusione dopo 4 stagioni e 40 episodi lasciando molto in sospeso sul futuro di alcuni dei suoi protagonisti e dell’equilibrio politico mondiale.
Nel complesso, la serie non ha avuto vita facile ed ha spesso cambiato direzione contribuendo a volte ad una certa lentezza dove si sarebbe invece potuto costruire qualcosa di più avvincente ed incalzante, allontanandosi sempre più dai caratteristici temi allegorici del romanzo di Philip K. Dick a cui è ispirata, per prendere per un certo periodo le vesti di un racconto di fantascienza inserito in una realtà distopica, prima di tornare, proprio in questa ultima stagione, ad introdurre nuovi personaggi, come i ribelli della Black Communist Rebellion, approfondire la storia di alcuni protagonisti e porsi interrogativi fondamentali come se l’uomo sia schiavo del suo destino, se l’ambiente che lo circonda influenzi le sue scelte e se le persone possano trovare la forza di cambiare ed essere migliori. [CONTINUA]

 

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Weekly Reviews: le recensioni della settimana e lo speciale sul mideason finale di The Flash

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The Flash: le anticipazioni e le speculazioni sul finale di metà stagione

Il finale di metà stagione di The Flash, che precederà il crossover di Crisi sulle Terre Infinite, sarà costituito da un doppio episodio dal titolo L’ultima tentazione di Barry Allen parte 1 e parte 2, che sembra proprio ispirarsi, forse con un eccesso di mania di grandezza o una notevole dose di ironia, dipende da come la vediate, all’Ultima tentazione di Cristo, la discussa pellicola di Martin Scorsese del 1988 che trattava appunto il delicato tema dei dubbi che perseguitarono Gesù di Nazareth in vista del suo sacrificio. [CONTINUA]

Supergirl 5×07 “Tremors”: la recensione

Ad un solo episodio dal finale di metà stagione ed a 3 settimane dal crossover di Crisi sulle Terre Infinite, il settimo episodio della quinta stagione di Supergirl è così carico di eventi da avere qualche difficoltà a tenerne interamente traccia, il che non è ovviamente un bene in una puntata salvata nel complesso dallo scontro tra Lena e Kara. Ma prima di arrivare a quell’atteso momento, affrontiamo tutte le storyline di Tremors, tra cui una delle più importanti è proprio quella in cui viene svelato il mistero di Leviathan. [CONTINUA]

Batwoman 1×07 “Tell Me the Truth”: la recensione

Una delle molte verità rivelate in Tell Me the Truth, 7° episodio di Batwoman, è che Kate Kane si sta allontanando sempre di più dalla formula del cupo e meditabondo protagonista di Arrow, anche se le due serie continuano ad essere comprensibilmente paragonate sin dal debutto di quest’ultima. Nonostante gli show si assomiglino nelle atmosfere, i loro protagonisti non potrebbero però essere più diversi: dove Oliver Queen è stato introdotto come una persona che voleva essere qualcun altro, un uomo e soprattutto un eroe migliore, Kate è invece rappresentata da subito come una donna orgogliosamente fiera di ciò che è e ciò che ha ottenuto nella vita, disposta ad esporsi agli altri senza vergogna, a rinunciare ad una brillante carriera e ad essere costretta in un certo senso a nascondersi solo quando indossa la maschera di Batwoman, il che la rende un’eroina molto più equilibrata di quanto Arrow non fosse nelle prima stagioni, e questo nonostante tutto quello contro cui debba combattere Kate nella vita, tra pregiudizi e rifiuti. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×02 “Ogni porta di uscita”: la recensione

Ogni porta di uscita…, secondo episodio della quarta stagione di The Man in the High Castle ha un passo ben diverso dal primo, il che promette bene per questo finale appuntamento con una serie che, tra qualche alto e basso, è andata sempre migliorando negli anni. La puntata dedica qualche tempo alla vita di Juliana nella nuova realtà nella quale – ben lungi dal trovare rifugio emotivo – la ragazza continua a cercare una connessione con il mondo che si è lasciata alle spalle, andando al cinema a guardare film sul processo di Norimberga come Vincitori e vinti, studiando attentamente le mosse del suo nemico e comprendendo come il Reich stia usando degli agenti inviati in incognito in questa terra parallela per cercare di destabilizzarne l’equilibrio politico e carpirne i segreti. In una particolare e molto tesa scena con John Smith, in cui Juliana viene da lui invitata a ballare in quella che dovrebbe essere un’innocente uscita tra amici, viene inoltre evidenziato come lei fatichi ancora a distinguere il suo nemico da quest’uomo che si dimostra invece tanto attento e premuroso nei suoi confronti e continua a punzecchiarlo come a provocare in lui una risposta che lo faccia in qualche modo somigliare alla persona che, un anno prima, l’ha quasi uccisa, testando la sua lealtà ed onorabilità. [CONTINUA]

The Flash 6×06 “License to Elongate”: la recensione

Episodi come License to Elongate, il secondo della serie diretto da Danielle Panabaker, sono la prova evidente di come The Flash stia risparmiando colpi in vista del finale di metà stagione e soprattutto del crossover, una scelta che si sta ripetendo in questa prima metà della stagione  per cui saremmo probabilmente portati ad essere più severi nel nostro giudizio se il risultato non fosse così piacevole, anche in un episodio innocuo come quello appena andato in onda. Spinti dalla necessità di risparmiare sul budget gli autori hanno infatti prescelto per la puntata pre-finale di metà stagione e pre-crisi (che si prevedono entrambe piuttosto fosche e cariche di emozioni ed effetti speciali) un tono leggero che perfettamente si adatta al brillante duo composto da Grant Gustin e Hartley Sawyer, che omaggia senza mezzi termini il mito di James Bond. [CONTINUA]

Arrow 8×05 “Prochnost”: la recensione

E’ difficile immaginare questa ottava ed ultima stagione di Arrow privata di tutta l’energia emotiva che Stephen Amell sta regalando al pubblico con il suo personaggio: gran parte di quello che abbiamo visto quest’anno costituisce infatti un grande passo avanti rispetto agli standard della serie in particolare grazie all’interpretazione accorata e sincera del protagonista, che riesce a dominare perfettamente ad ogni puntata la soverchiante sensazione di disagio che Oliver Queen deve provare nel trovarsi in una circostanza in cui non ha tempo di pensare a se stesso a causa della missione che deve compiere, ma in cui allo stesso tempo è costretto a rivisitare tutta la sua vita, gli errori che ha commesso e le scelte che ha fatto, senza mettere a repentaglio l’unica chance che gli è stata miracolosamente concessa non solo di creare un rapporto con i propri figli, ma anche di non comprometterlo per sempre. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×03 “La scatola”: la recensione

Dal rapporto genitori-figli, tema centrale del secondo episodio di The Man in the High Castle, in La scatola tutto è incentrato sull’impatto che l’ambiente che ci circonda ha sulle nostre scelte, influenzandone le decisioni. L’azione principale di questo terzo episodio torna ad ruotare intorno agli eventi che si svolgono nella nuova realtà con Juliana ed il suo difficile rapporto con la famiglia Smith: Thomas sembra deciso ad arrolarsi, nonostante il parere contrario di tutte le persone che gli sono più vicine e la donna, sentendo sempre più il fiato degli agenti del Reich del suo universo sul collo, decide di procurarsi una pistola per protezione personale. [CONTINUA]

Grey’s Anatomy 16×09 “Let’s All Go to the Bar”: la recensione [MIDSEASON FINALE]

Non sarebbe un midseason finale di Grey’s Anatomy degno di questo nome senza una buona dose di colpi di scena e tragedie e, dopo una prima metà di stagione nel complesso piuttosto tranquilla, Let’s All Go to the Bar non risparmia colpi (bassi) a nessuno. A gennaio, quando la serie tornerà con una première di due ore, nonché episodio crossover con Station 19, che debutterà con la sua terza stagione, ci saranno molte trame in sospeso da risolvere che coinvolgono anche personaggi del non fortunatissimo spinoff dello show, i cui protagonisti non tutti gli appassionati di Grey’s Anatomy necessariamente conoscono, proprio come nel caso del Capitan Herrera, il padre di Andrea, che si reca in ospedale per una visita, finendo per ricevere la conferma che il cancro che lo aveva colpito e dal quale pensava di essere guarito è invece purtroppo tornato. [CONTINUA]