Crisi sulle Terre Infinite: ecco spiegati i ruoli di The Spectre e dell’Anti-Monitor nel fumetto
Mentre continuano ad arrivare spoiler e notizie dai set canadesi del crossover di Crisi sulle Terre Infinite, che i protagonisti dell’Arrowverse stanno girando proprio in questi giorni, era inevitabile che il casting di un altro iconico personaggio fosse annunciato, soprattutto considerato il suo fondamentale ruolo nella trama di questo evento che ha riscritto la storia della DC Comics. A rilasciare per primo ufficialmente la notizia è stato il sito IGN che ha annunciato appunto l’ingresso nel cast del crossover di Stephen Lobo nei panni di Jim Corrigan, alias The Spectre. [CONTINUA]
Supergirl 5×03 “Blurred Lines”: la recensione
Il titolo del 3° episodio di Supergirl, Blurred Lines, è il tema dominante di una puntata piuttosto difficile per tutti i personaggi della serie tra tradimenti, manipolazioni, scioccanti scoperte e possibili rotture che dimostrano come, anche tra i gruppi apparentemente più solidi ed oliati, la tragedia è sempre dietro l’angolo se si superano certe linee di confine. [CONTINUA]
Batwoman 1×03 “Down, Down, Down”: la recensione
Pur non raggiungendo ancora le aspettative che abbiamo nei confronti di questa serie, bisogna dare atto a Batwoman che sta migliorando di episodio in episodio, anche se a piccoli passi. Il rapporto tra Kate ed Alice, che questa settimana occupa il sedile posteriore rispetto ai primi due episodi a causa dell’introduzione di un nuovo “cattivo di puntata”, prende una direzione in molti sensi anticipata dai precedenti episodi, con il personaggio interpretato da Rachel Skarsten che, nella sua indiscussa follia, sembra avere un debole nei confronti della sorella, soprattutto quando si rende conto della caparbietà con cui Kate ha continuato a cercarla quando erano bambine, tanto da salvare poi la vita a quella che dovrebbe essere la sua nemica giurata. [CONTINUA]
The Flash 6×03 “Dead Man Running”: la recensione
Dead Man Running, terzo episodio della 6^ stagione di The Flash, nel suo stesso titolo reca tutto il peso di questa stagione o, quanto meno, della prima metà che ci accompagnerà fino al crossover, non per niente ricalca la terribile frase “dead man walking” che viene tradizionalmente pronunciata dai secondini delle prigioni americane quando accompagnano un condannato a morte verso la camera dell’esecuzione. Non tanto la morte in sé come possibilità – come è stato anticipato anche nello scorso episodio, chiunque scelga di indossare i panni del supereroe sa di rischiare quotidianamente la vita – quanto piuttosto l’accettazione della sua inevitabilità, sta quindi dominando questa prima metà di stagione, mettendo su due binari perfettamente paralleli la storia di Barry con quella della sua nemesi Ramsey Rosso. [CONTINUA]
Arrow 8×02 “Welcome to Hong Kong”: la recensione
Nella settimana in cui viene annunciato l’inizio delle riprese dello spinoff di Arrow momentaneamente intitolato Canaries (che non è stato ancora promosso a serie ed il cui destino è quindi ancora ignoto), Welcome to Hong Kong spicca come una puntata decisamente al femminile in cui emergono i nomi di non-Laurel (Katie Cassidy), Tatsu (Rila Fukushima), Chien Na Wei/China White (Kelly Hu) e Lyla (Audrey Marie Anderson), ognuna con una missione ed ognuna con con un importante contribuito emotivo da dare all’episodio. [CONTINUA]
Grey’s Anatomy 16×05 “Breathe Again”: la recensione
I nodi vengono finalmente al pettine nel 5° episodio di questa nuova stagione di Grey’s Anatomy e Meredith si trova a dover seriamente pagare le conseguenze delle sue azioni per la prima volta da quando è stata condannata ad un certo numero di ore di lavoro con i servizi sociali per evitare la prigione dopo la truffa assicurativa: il fatto che, almeno in questo caso, avesse una valida ragione per non presentarsi in tribunale dopo essersene andata, nella scorsa puntata, dal posto di lavoro senza l’autorizzazione del suo supervisore ed abbia anche avvisato il suo avvocato del problema con Zola, non sembra aver infatti intenerito il giudice. Nonostante tutto, la cosa poco credibile è che Meredith sembrasse essere convinta che se la sarebbe cavata anche questa volta invece di essere spedita in carcere a scontare il resto della sua condanna come invece accade, il che è un’ulteriore conferma del problema a cui accennavamo nella recensione della scorsa settimana di quanto contraddittorio sia cioè il suo comportamento, soprattutto quando traspare la sua convinzione che tutto le sia concesso o dovuto. [CONTINUA]