Apples Never Fall, serie basata sull’omonimo romanzo dell’autrice Liane Moriarty, più nota per Big Little Lies, e disponibile da oggi su TimVision con i primi 3 episodi, è un dramma familiare e del mistero che riesce, almeno nei primi 2 episodi messi a disposizione della critica, a mantenere alta la tensione, ma che fatica ad elevare i suoi personaggi dal ruolo di semplici cliché.
Di cosa parla Apples Never Fall
La forza motrice di Apples Never Fall è l’improvvisa e misteriosa scomparsa di Joy Delaney (Annette Bening), ex giocatrice ed allenatrice di tennis che, con il marito Stan (Sam Neill), anche lui ex giocatore ed allenatore, ha da poco venduto l’accademia di tennis che ha fondato per godersi la pensione nell’assolata Palm Beach, in Florida.
La vita che attende Joy, tuttavia, è molto diversa da quella che immaginava, “non avere una ragione per svegliarsi la mattina“, come afferma nell’episodio pilota ed il non riuscire a trascorrere tutto il tempo che vorrebbe con gli indaffarati quattro figli, è indubbiamente un peso per lei. Quando infatti nella vita di Joy e Stan irrompe la misteriosa Savannah (Georgia Flood), che bussa alla loro porta con una ferita al volto e quella che sembra essere la scusa di un compagno violento, tutto cambia.
Quell’attenzione che Joy avrebbe voluto riversare sui figli si sposta improvvisamente su Savannah, che viene accolta da lei come ospite, convinta che sia una persona bisognosa del suo aiuto e che, in cambio, si dimostra disposta a darle quelle attenzioni che anelerebbe avere dai figli e dal marito.
Alla ricerca di Joy
Quando i quattro rampolli dei Delaney si rendono conto della scomparsa della madre, oltre a coinvolgere la polizia, nella persona di due anonimi detective interpretati da Jeanine Serralles e Dylan Thuraisingham, si mettono anche loro alla ricerca di Joy, ciascuno con i suoi personali sospetti, legati a livelli diversi al genere di sentimenti che ciascuno prova per i genitori, dimostrando come il passato influenzi gli eventi del presente.
A delinearsi quasi immediatamente come sospettati di quello che appare a tutti gli effetti un crimine, sono l’iracondo Stan, caparbiamente deciso ad ignorare la scomparsa della moglie e mentire a tutti e Savannah, la giovane donna ospite della coppia che sembra avere mire precise nei loro confronti, ma che al momento della scomparsa di Joy sembra aver lasciato casa Delaney.
Sebbene, come accennavamo, il mistero della sparizione di Joy sia avvincente e riesca a catturare l’attenzione, la serie fatica a caratterizzare i figli della coppia: Troy (Jake Lacy) il figlio di successo, con una fiorente carriera nella finanza, è l’arrabbiato del gruppo, il primogenito invidioso del fratello e delle attenzioni rivolte a lui dal padre, Logan (Conor Merrigan Turner) è il campione di tennis mancato, che ha appeso la racchetta al chiodo dopo aver capito che non avrebbe mai avuto una carriera da tennista professionista, ma che in gioventù ha monopolizzato l’attenzione del padre, Brooke (Essie Randles) è una fisioterapista in difficoltà finanziarie con una compagna chef con un’attività di successo ed infine Amy (Alison Brie) è l’hippie ingenua ed ansiosa, nonché la più caricaturale tra tutti i personaggi, nessuno dei quali riesce davvero a spiccare per personalità.
Guardare o evitare?
Come in Big Little Lies, anche in Apples Never Fall ricorre il tema di una famiglia ricca che appare impeccabile al resto del mondo, ma nasconde segreti impensabili al suo interno, ma il motivo per cui questa serie sembra perdere punti rispetto al più noto adattamento di uno dei romanzi della Moriarty, è dato da dinamiche familiari troppo scontate e dalla palese sensazione che la serie, in quello che è lo stile dell’autrice, punti al grande colpo di scena, mostrando come ciò che sembra più evidente sia in realtà lontano dalla verità.
Il tema principale dello show è come un matrimonio disfunzionale generi una famiglia disfunzionale, il che, accompagnato da un mistero intrigante e dalla presenza di Annette Bening e Sam Neill, è abbastanza per incuriosire il pubblico e, soprattutto, farlo rimanere, anche se a volte ci si scontra con dialoghi vacui (“Tutti dicono di volere un medico in famiglia, ma penso che avere qualcuno che si occupa di geoscienze sia molto più interessante“) ed una sceneggiatura, firmata dalla showrunner Melanie Marnich, troppo ridondante.
Apples Never Fall è una serie che fa il compitino giusto nel modo giusto, ma anche una di quelle che non punta ad eccellere e che per questo potreste dimenticare facilmente.
I primi tre episodi di Apples Never Fall saranno disponibili da giovedì 3 ottobre su TimVision ed i successivi 4 ogni giovedì, con finale di serie programmato per il 17 ottobre.