Partiamo da un presupposto: pochi episodi, in una serie TV, contano quanto il centesimo, che segna, tra le altre cose, un giro di boa raggiunto ormai da sempre meno show, soprattutto in un campo in cui la concorrenza è spietata come questo. Non è quindi sbagliato aspettarsi da appuntamenti come questo che produttori ed autori usino, per così dire, l’artiglieria pesante, motivo per cui ci ha stupito che proprio il 100° episodio di The Flash abbia usato l’espediente narrativo delle clip dal passato che, seppur reinterpretato in chiave più attuale, è normalmente sintomo di una scarsità di budget ed è, come un “bottle episode“, né più né meno un modo per risparmiare denaro.
La premessa dell’episodio è che, una volta scoperta la vera identità di Cicada (Chris Klein) grazie a Wells/Sherloque, interpretato da Tom Cavanagh che, per l’occasione, si è anche seduto sulla sedia da regista, i nostri eroi si rendono conto di dover trovare un modo per annullare il potere dell’arma del loro nemico, in grado di privare qualsiasi metaumano dei propri poteri, costruendo a loro volta uno strumento per comporre il quale sarebbe necessario usare componenti presi dai vecchi nemici affrontati dall’eroe scarlatto nel passato, come per esempio una parte dell’armatura di Savitar. Per questa ragione Nora (Jessica Parker Kennedy) suggerisce di fare proprio ciò che Barry si è ripromesso di non fare mai più: tornare indietro nel tempo, prendere inosservati ciò che gli serve e nasconderlo in un luogo preciso nel passato, in modo da poterlo recuperare a tempo debito nel presente ed usarlo contro Cicada.
Dopo l’iniziale reticenza a portare la figlia con sé, Barry si lascia convincere da Iris ed i due partono per la loro missione incontrando Zoom, Savitar e Thawne, alias l’Anti-Flash, nei panni del finto Wells con il quale finiscono loro malgrado – proprio la notte dell’esplosione dell’Acceleratore di Particelle che ha cambiato per sempre la vita di Barry – per interagire senza che la timeline venga misteriosamente cambiata. Come dicevamo all’inizio della recensione, gli autori usano in maniera piuttosto efficace l’espediente delle clip prese da vecchi episodi in chiave rivisitata, facendo cioè in modo che Nora e Barry siano a volte inattivi a volte attivi spettatori di un passato che ci permette di rivedere i nemici più iconici affrontati dal velocista scarlatto.
Nonostante il loro viaggio nel passato sembri non aver avuto effetti collaterali e Nora e Barry riescano a procurarsi tutto ciò di cui avevano bisogno, il loro piano di sconfiggere Cicada fallisce, nonostante l’apparizione di Killer Frost che giunge a salvare i suoi amici, prolungando così una storyline che avrebbe potuto tranquillamente concludersi in questa prima metà di stagione. Per quanto questo personaggio sia stato presentato da Nora come “l’unico nemico che The Flash non è mai riuscito a sconfiggere“, fatichiamo ancora a trovarlo così minaccioso (nella stessa misura in cui, in Arrow, è stato dato troppo spazio al personaggio di Ricardo Diaz), soprattutto quando la trama orizzontatale della stagione è tanto più interessante e proprio in “What’s Past Is Prologue” fa un tale passo avanti.
Non solo, infatti, Wells/Sherloque riesce a decifrare i misteriosi caratteri che Nora usa per scrivere sul suo diario (gli stessi usati da Barry dopo la sua permanenza nella forza della velocità), ma propri nei momenti finali si scopre che la figlia di Iris e Barry ha apparentemente stretto uno scellerato patto con un prigioniero rinchiuso nell’anno 2049: una nuova (?) versione di Thawne/Wells le cui intenzioni non possono ovviamente essere che malevole.
La quinta stagione di The Flash va in onda negli Stati Uniti ogni martedì e ritornerà, dopo la messa in onda del crossover Elseworlds e la pausa natalizia, con l’episodio intitolato Spin Out, il 15 gennaio 21019 su The CW.