Come nel caso della prima parte del crossover Crisis on Earth-X, l’episodio di The Flash ha poco a che vedere con la trama orizzontale della quarta stagione della serie, ma siamo anche arrivati alla conclusione che giudicare questo crossover senza considerarlo come un evento a se stante, decontestualizzato dalle stagioni dei singoli show, sarebbe uno sforzo inutile.
Certo, per chi non dovesse seguire tutte e quattro le serie dell’Arrowverse qualcosa potrebbe andare perso nel calderone, ma il punto è che questo genere di iniziative sono concepite per essere un’esperienza unica, godibile dai fan di questi show nel loro insieme, un privilegio sicuramente, ma anche una goccia nell’oceano rispetto ai 22 episodi (12 per Legends of Tomorrow) previsti per queste serie. Considerato poi che le quattro ore “rubate” a Supergirl, Arrow, The Flash e Legends of Tomorrow sono state così epiche, anche i peggiori detrattori del crossover dovrebbero probabilmente mettere da parte l’astio e godersi qualcosa di unico nel suo genere.
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La terza parte del crossover, come dicevamo, non ha affatto il sapore di un episodio di The Flash, soprattutto a causa dell’atmosfera tenebrosa, giustificata dal fatto che quasi tutto l’episodio si svolge su Terra-10, tra un campo di concentramento e il quartier generale della Resistenza costituita dai Combattenti per la Libertà, che vengono introdotti proprio in questa puntata.
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[pullquote]Stein: In tutti i miei viaggi nel tempo, la triste costante
è la capacità degli uomini di odiare i suoi simili.[/pullquote]
Che questo crossover avrebbe avuto una connotazione politica era una cosa che si era capita dal momento in cui era stato annunciato che i cattivi di questo evento sarebbero stati i nazisti provenienti da Terra-10, ma – nonostante i nostri timori – bisogna ammettere che gli autori hanno saputo trattare l’argomento con decisione e tatto, senza fare necessariamente di queste quattro ore una sorta di piattaforma politica.
Ciò nonostante il cuore anti-trumpista di Crisis on Earth-X è evidente e sarebbe quindi sbagliato per noi ignorarlo, soprattutto in un episodio come questo, in cui si fa chiaro riferimento all’ondata neo-nazista che l’America sta vivendo in seguito all’elezione del nuovo presidente. Il messaggio arriva chiaro e forte, ma – come accennavamo – è trattato in maniera intelligente, senza eccessi ed alla fine dei giochi si riduce a una questione di buoni contro cattivi, in cui i nazisti di turno vengono sostanzialmente presi a calci nel sedere dai nostri eroi il che, tutto considerato, dà una certa soddisfazione, soprattutto quando, su certi argomenti, esiste ancora una parte giusta della storia da cui stare.
Tornando alla trama dell’episodio in sé, questa terza puntata si apre appunto con i nostri eroi portati in un campo di concentramento dove uomini di colore, gay (tra cui Russell Tovey che viene introdotto nel ruolo di Ray Terrill, alias The Ray) ed ebrei vengono tenuti prigionieri per essere giustiziati. A fare gli onori di casa arriverà il doppelgänger di Quentin Lance (Paul Blackthorne) che in assenza del suo führer – è a questo punto che viene infatti rivelato che l’Oliver Queen di Terra-10 è in realtà l’erede di Hitler – tiene le redini di questo spaventoso universo. Ben lungi dall’essere il padre affettuoso che conosciamo Quentin-X, di fronte al doppelgänger di Sara, confessa senza battere ciglio di aver ucciso suo figlia dopo aver scoperto che le piacevano le donne e ferma, senza troppi sforzi, i tentativi di ribellione dei nostri eroi che, tenuti a bada da speciali collari che gli impediscono di usare i loro poteri, si avviano verso la loro morte.
Nei panni del loro salvatore arriverà però Citizen Cold (Wentworth Miller), membro dei Combattenti per la Libertà assieme a The Ray, con il quale fa anche coppia fissa.
E’ a questo punto che ci verrà introdotto anche il doppelgänger di Winn Schott (Jeremy Jordan), forse il più interessante tra i personaggi alternativi di questo crossover, nei panni del capo indiscusso della Resistenza. Ciò che è abbiamo trovato accattivante di Winn-X è che ci troviamo di fronte ad un uomo deciso a fare di tutto per proteggere ciò che resta del suo universo, anche se questo significa distruggere l’unica via di fuga per i nostri eroi verso Terra-1 e soprattutto lasciare Oliver-X ed Overgirl in un altro universo, mettendo a rischio la vita di milioni di persone. Nonostante le sue azioni risultino discutibili, le sue scelte restano comunque comprensibili, anche se questo significherà che il Team dovrà faticare il doppio per tornare nel loro mondo e ci riuscirà solo grazie all’intervento di Citizen Cold e The Ray, che prenderanno a cuore la loro situazione ed intercederanno in loro favore con Winn.
Su Terra-1, nel frattempo, Eobard Thawne ed Oliver-X si apprestano ad compiere il trapianto di cuore che salverà la vita di Overgirl con Felicity Smoak (Emily Bett Rickards) ed Iris West (Candice Patton) come ultimo baluardo di difesa. Anche in questo caso bisogna dare credito agli autori di non aver fallito nel loro intento di rendere credibile le azioni di Felicity e Iris che, nonostante la vicinanza con così tanti eroi, non hanno dalla loro parte alcun superpotere se non la loro intelligenza e la conoscenza degli S.T.A.R. Lab, due cose che le due metteranno a frutto nel migliore dei modi per salvare Kara fino all’arrivo della cavalleria.
In un altro episodio ricco di azione, sono però gli ultimi momenti di questa ora a regalare le emozioni più forti. In un estremo tentativo di aprire il portale che li riporterà su Terra-1, il Team subisce infatti una grave perdita, quando il professor Stein viene ferito gravemente dai nazisti, riuscendo tuttavia ad aprire la strada della salvezza ai suoi compagni. Le sue condizioni appaiono immediatamente gravi, ma grazie al fatto di riuscire ancora a formare Firestorm con Jax, Stein avrà – almeno per il momento – salva la vita e una volta tornati su terra-1 verrà riportato sulla Waverider per essere curato da Gideon.
Il finale di metà stagione di The Flash andrà in onda negli Stati Uniti, martedì 5 dicembre su The CW.